Manipura Terzo Chakra Ciondolo in Ottone
Manipura Terzo Chakra Ciondolo in Ottone
Ciondolo ispirato al Terzo Chakra, nome sanscrito Manipura, in Ottone, realizzato con fusione a cera persa da modello traforato a mano.
I nostri gioielli sono creazioni originali ideate e realizzate da Madhu Giovanna Bellini, Maestra di Reiki e Orafa Etica, operante nel Laboratorio di Arte Spirituale "La Terra e il Fuoco".
La Terra e il Fuoco è un Comitato Culturale che si occupa di ricerca, studio, sperimentazione e applicazione di tecniche artistiche per la creazione di monili e oggetti ispirati ai Simboli Sacri delle Antiche Civiltà. La Terra e il Fuoco fa parte del progetto “La Città della Luce”.
Materiali
Ottone
Dimensioni
Diametro 5,5 cm
Peso ciondolo
17,5 gr
Catenella in ottone
Lunghezza 80 cm
Caratteristiche
Nome Sanscrito | Manipura |
Significato | Città del Gioiello |
Localizzazione | Plesso solare, Stomaco |
Elemento | Fuoco |
Funzione | Volontà, Potere |
Ghiandole | Pancreas |
Colore | Giallo |
Cibi | Carboidrati |
Verbo | Io posso |
Pietra | Oro, Occhio di Tigre, Citrino, topazio giallo |
Manipura la Città del Gioiello
Luogo della luce, dell’energia solare, della combustione, della trasformazione della materia in energia. Metabolismo, regno dell’azione, dell’affermazione della volontà, del potere che nasce da dentro. Qui ci innalziamo al di sopra della polarità per contemplare un terzo punto dentro di noi, il vertice del triangolo, la contemplazione, la capacità di trasformare qualunque evento in energia vitale, in forza e saggezza. Questo è il vero Potere.
Sintomi e Simbologia
Possiamo dire che attraverso il pancreas, ma lo stesso vale per lo stomaco e il fegato, il mondo extra individuale viene distrutto nella sua forma per essere interpretato (digestione) e compreso (assimilazione). Inoltre l'energia degli zuccheri e dei carboidrati viene resa disponibile, trasformata in forza individuale, in carburante per il veicolo della coscienza e dell'anima che è il corpo. Il pancreas si deteriora quando si abusa di alcool e di cibo e di solito il rimedio è sempre una dieta ferrea. La relazione con il mondo va gestita con modestia e moderazione, è dannoso introdurre o desiderare più energia di quella che ci serve: avidità e cupidigia, come tutti gli eccessi, alterano il delicato equilibrio tra microcosmo e macrocosmo e la malattia ancora una volta ci riporta alla verità della pazienza, della costanza, della fiducia e della virtù.
Qualità
Conferisce capacità di autoaffermazione e disciplina interiore, auto riconoscimento della dignità personale e di quella degli altri essere viventi, capacità di esprimere liberamente le proprie opinioni con autorevolezza, lasciando liberi gli altri a loro volta di esprimersi, cercando nel consenso la composizione di ogni dissidio. Esercizio di un potere personale individuale volto al rispetto degli altri e dell'ambiente.
Cosa sono i Chakra
La parola Chakra è un termine sanscrito che significa «ruota» e rappresenta un vortice di energia vitale collocato in corrispondenza di sette principali punti del corpo umano. I Chakra sono localizzati con estrema precisione in corrispondenza dei gangli del sistema nervoso e delle ghiandole del sistema endocrino e ne descrivono alla perfezione il comportamento: come i pensieri, le emozioni e gli stati d'animo influenzano il respiro, il battito cardiaco, il metabolismo, così le attività dei Chakra sono strettamente collegate agli organi, ai tessuti, agli apparati, all'attività ghiandolare, al tono muscolare, all'umore e al comportamento. A seconda dello stato di coscienza interno, i Chakra, come i fiori, possono essere aperti o chiusi, sofferenti o in piena fioritura: la conoscenza dei Chakra è un indispensabile strumento di crescita interiore ed apprendere ad attivare e utilizzare la loro energia nel modo più appropriato e consapevole costituisce un cammino di evoluzione spirituale. Per approfondire consigliamo l'acquisto del “Manuale dei Chakra” i Akshara Umberto Carmignani.
Pulizia del metallo
L’ottone subisce un naturale scurimento, dovuto all'ossigeno nell'aria, che si chiama appunto ossidazione. Per farlo tornare lucido è sufficiente pulirlo con prodotto per ottone oppure, se volete provare una ricetta naturale non inquinante, utilizzate il succo di mezzo limone diluito in un bicchiere in 2 dita di acqua. Pochi secondi di immersione nel succo e il metallo tornerà a risplendere. In caso fosse necessario un intervento più forte, si può utilizzare un foglio di carta vetrata per metalli, grana 800 o 1000, che si può acquistare dal ferramenta.